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"Amami Puma, perchè ho bisogno di tanto amore, amami, amami. C’era un periodo in cui Goethe chiudeva le sue lettere così: amami. Amami è molto di più. Amami sento che neppure per un istante possiamo tener fermo il mondo, che noi siamo in eterno scivolio, in eterna caduta, amami, amami, amata, lontana, dietro i monti, dietro gli orizzonti, amami, amami in questo immane silenzio nel quale un altro giorno va disfacendosi, un giorno nel quale noi non eravamo insieme, irrecuperabilmente. Mi sono tolto di furia la giacca, strappato la camicia, così la mia pelle è qui e grida con me amami, amami, in modo che tutto ciò che hai amato di me grida con me amami, amami, calda e compatta la mia pelle vuole luce, amami, amami, è troppo poco e mai abbastanza, amami, amami, squarciami il petto, lasciaci fluire l’uno nell’altra, amami, amami ancora di più…dillo tu che sei il mio pensiero più segreto amami, amami"

 

Pubblicato 5 agosto 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

Una risposta a “

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  1. stanotte mi ricordo di te quando eravamo \’ragazzi\’,
    i capelli lunghi, le gonne corte e i tacchi alti.l\’ingenuità, la genuinità e il cercarsi senza mai trovarsi.stanotte so che ti voglio bene anche quando … anche sempre.per la ragazzina che è ancora dentro di te e per il ragazzino stupido che è ancora dentro di me.
    e adesso non penso potrà mai finire. non penso loro due potranno mai lasciarsi morire.
     
    un bacio. e buona notte.

    Il Rimasto dei Rimasti

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