Archivio per dicembre 2007

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questa sera questa sera questa sera

non lo so

c’è qualcosa nell’aria stasera

che non si può

non si può

non si può spiegare

a meno che

io non torni per forza a parlare

ancora di te!

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Pubblicato 26 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

autopsicografia   Leave a comment

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.

E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.

E così sui binari in tondo
Gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.


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Pubblicato 22 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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tutto quello che stanotte io posso dire è nulla…
solo poche parole sparse, senza senso, forse davvero
in fondo non so neanche di cosa sto parlando..
che la vita è un soffio,
la vita te lo insegna da subito (lo fa continuamente).
Un viaggio, tu sei il passeggero, il biglietto è di sola andata ed è un interaill pass: puoi essere qualunque cosa, andare ovunque, perderti dietro qualunque sciocchezza, essere, avere, costruire, dare, sei allo stesso tempo libero e limitato , sei il tuo infinito e la tua barriera… è un viaggio che fa paura ti porti addosso il tuo bagaglio di timori, dolore, rimorsi, incapacità, lo fai un pò con chi capita, un pò con chi scegli, un pò con chi non vorrebbe farlo con te, e non di meno in ogni momento sei solo. Se per paura li vivi come fossero gli ultimi..i tuoi attimi saranno pieni di paura, se per paura non li vivi i tuoi ultimi attimi saranno buttati.
Cerco di riempire ogni attimo, di farlo strabordare, perchè so che ogni attimo è veramente l’ultimo attimo prima di quello dopo e a volte proprio per paura li ho svuotati i miei attimi, li ho privati di tutto, di terra, di sole, di parole… la parola è intensamente, scoprire ogni giorno qualcosa di più, e intensamente ringraziare quando non ci arrivi da solo e c’è chi ti fa vivere un viaggio nel viaggio, chi ti fa vedere quello che pensavi non ci fosse, chi ti porta il sole anche se per un attimo ..e non è facile! chi ti permette di condividere la bellezza di qualcosa che ha visto che ha capito, intensamente ricambiare. Non val la pena di avere se non hai a chi dare, ed io sempre penso offri te stesso a chi passa, insegna quello che di buono ti sembra d’aver capito, aiuta più che puoi, dona più che puoi senza aver paura di non essere compreso, di non essere aiutato, di non essere gradito, di non essere apprezzato "Temer si dee di sole quelle cose che c’hanno potenza di fare altrui male;de l’altre no, ché non son paurose."
e prendi senza sentirti ladro, senza sentirti in obbligo, senza sentirti inferiore quello che gli altri ti offrono…
 
Nel mondo
io camminerò
tanto che poi i piedi mi faranno male
io camminerò
un’altra volta
e a tutti
io domanderò
finché risposte non ce ne saranno più
io domanderò
un’altra volta
Amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
male che come il sole all’improvviso
scoppierà scoppierà.
Nel mondo
io lavorerò
tanto che poi le mani mi faranno male

Io lavorerò
un’altra volta.

Amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
tanto che come il sole all’improvviso
scoppierà, scoppierà

Nel mondo
tutti io guarderò
tanto che poi gli occhi mi faranno male
ancora guarderò
un’altra volta.

Amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
tanto che come il sole all’improvviso
scoppierà, scoppierà

Nel mondo
tutti io guarderò
tanto che poi gli occhi mi faranno male
ancora guarderò
un’altra volta.

Amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
male che come il sole all’improvviso
scoppierà, scoppierà.

Nel mondo
io non amerò
tanto che poi il cuore non mi farà male.

 
non so perchè scrivo tutte queste cose 
son venuta qui per salutarti ed augurati buon viaggio

Pubblicato 21 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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Mi sono moltiplicato per sentire,
per sentirmi,
ho dovuto sentire tutto,
sono straripato,
non ho fatto altro che traboccarmi,
e in ogni angolo della mia anima c’è un altare a un dio differente.

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Pubblicato 18 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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La guardasti negl’occhi, in quel solo attimo in cui ti porse gli occhi,
ed eran così scuri e così vuoti che fosti certo
che se le avresti gridato in faccia solo l’eco delle tue parole t’avrebbe ferito..
ma le parole erano già mute da quando le sue labbra grigie rivolte a te dissero:
 
-cos’è che vuoi?
 
e più di quel che disse fu la sua voce, non più di donna quasi di uomo,
e il fatto che non c’era sincronismo tra la voce e le labbra,
tra quello che conoscevi e quello che vedevi
e la sua pelle grigia come il pelo di un ratto a desisterti dal parlare…
e avresti fatto bene a dir d’aver sbagliato persona,
e avresti fatto meglio a continuare a camminare fischiettando
come se non stesse succedendo a te, ma in automatico seguisti 
col tuo corpo un invito dei suoi scuri occhi a seguirla.
La seguisti a lungo mentre il suo vestito spazzava il pavimento,
a lungo la seguisti mentre la tua mente pensava a ripercorrere indietro
la strada che stavi percorrendo
e correre ancora più lontanto una volta che neanche da lontano avresti potuto riconoscere la sua sagoma all’orizzonte.
Come in trans la seguisti e ti sedesti dove lei ti disse di sederti.
Poi ti sembrò, in attimi infiniti, che quel silenzio era il tuo momento per parlare,
ma lo capisti solo dopo che il silenzio fu interrotto dalle sue parole:
 
-vedi, te l’avrei volentieri taciuto, ma tu torni ancora a me a cercare parole… ebbene ti dirò che provo niente. So di ferirti e non per questo, ma neanche per il suo contrario, te l’avrei taciuto, ma semplicemente perchè per te provo niente..
 
Si avvicinò al tuo orecchio poi, ma fu solo la sua voce a farsi più vicino:
 
– vedi come anche l’odio se non lo eserciti diventa niente
 
e iniziò a ridere, eppure non rideva, senza neanche accorgertene ti trovasti di nuovo fuori la sua porta chiusa, ma non c’era nessun uscio, nessun campanello a cui bussare.
Ricordi solo la sua voce un attimo prima che tutto scomparisse:
 
-busserai di nuovo alla mia porta
 quando col tuo vero nome potrai avvicinare le nocche al mio uscio 

Pubblicato 13 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

eheheh!   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

Ehi

tu

che

cosa fai

qui nei

pensieri

miei!??

 

 

 

 

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Pubblicato 9 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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Che svaniscano gli scrupoli contorti,
e smarrisca la mia via senza speranza.
Che una ventata di vertigine selvaggia
mi strappi via dagli ormeggi.
Il mondo è pieno di uomini valenti,
laboriosi, utili e sapienti.
Vi sono uomini che facilmente primeggiano
e altri che li seguono decentemente.
Che siano felici e che prosperino,
e lasciatemi essere futile e demente.
Perchè so che la fine di ogni lavoro
è ubriacarsi e andare in malora.

Giuro di rinunciare da questo momento
a far parte delle persone dabbene.
Abbandonerò l’orgoglio del sapere
e la conoscenza del male e del bene.
Manderò in frantumi il vaso dei ricordi,
versando l’ultima lacrima.
Con la spuma del vino rosso come bacca
bagnerò e rischiarerò la mia risata.
Per l’occasione farò in cento pezzi
il distintivo del civile e del posato.
Faccio il sacro voto di essere indegno,
di ubriacarmi e di andare in malora.

 

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Pubblicato 9 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

NO ONE   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
PIACERE IO SONO
NESSUNO …

 

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Pubblicato 9 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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Un uomo dolce
e duro nell’amore
che sa prendere e poi dare
un uomo pieno di tramonti,
d’istanti, di racconti e di orizzonti
Che ti guarda e dice: "Cosa senti?"
Come se leggesse nei tuoi sentimenti

Un Uomo senza senso
Anche un po’ fragile ma così intenso
Con quel suo odore di fumo denso
Di tabacco e vino e anche d’incenso 
 

 

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Pubblicato 2 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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Fra piccole iene solo se conviene…

Mia piccola iena  solo se conviene

 

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Pubblicato 2 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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 Confesso anch’io d’aver fatto girare a volte l’anima col cappotto sul pigiama…

c’è sempre qualcosa che manca, manca sempre un pezzo e appena completo quello che mancava viene a mancare qualcosa che prima avevo.. è un pò come se per un pò di tempo camminassi senza una gamba, e poi a mancarmi fosse un braccio, ri ho il braccio e mi manca un’occhio, poi senza la bocca, poi ancora senza un braccio, senza una manco, senza un sorriso, senzaragioni, senza futuro, senza equilibrio, poi senza motivi..è come la costante di disordine che c’è nel mio casino, come il paio di ciglia che sfugge alla pinzetta, è come quando dico cocacola, come il cuore nel cellophane quando i semafori sono verdi e si torna a casa…. da sola

ancora non mi completo

 

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Pubblicato 2 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

le parole lascia a chi può solo parlare   Leave a comment

 resta come sei

non cambiare mai

oggi sei insicuro

domani vedrai

qualcosa cambierà

e forse scoprirai

cosa che non hai visto mai! 

 

   

No no no

resta come sei

perchè so

quanto vali

e ci sarò

se lo vuoi 

 

 

 

 

 

I’ll be all around when you think it’s over!

 

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Pubblicato 1 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria