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La guardasti negl’occhi, in quel solo attimo in cui ti porse gli occhi,
ed eran così scuri e così vuoti che fosti certo
che se le avresti gridato in faccia solo l’eco delle tue parole t’avrebbe ferito..
ma le parole erano già mute da quando le sue labbra grigie rivolte a te dissero:
 
-cos’è che vuoi?
 
e più di quel che disse fu la sua voce, non più di donna quasi di uomo,
e il fatto che non c’era sincronismo tra la voce e le labbra,
tra quello che conoscevi e quello che vedevi
e la sua pelle grigia come il pelo di un ratto a desisterti dal parlare…
e avresti fatto bene a dir d’aver sbagliato persona,
e avresti fatto meglio a continuare a camminare fischiettando
come se non stesse succedendo a te, ma in automatico seguisti 
col tuo corpo un invito dei suoi scuri occhi a seguirla.
La seguisti a lungo mentre il suo vestito spazzava il pavimento,
a lungo la seguisti mentre la tua mente pensava a ripercorrere indietro
la strada che stavi percorrendo
e correre ancora più lontanto una volta che neanche da lontano avresti potuto riconoscere la sua sagoma all’orizzonte.
Come in trans la seguisti e ti sedesti dove lei ti disse di sederti.
Poi ti sembrò, in attimi infiniti, che quel silenzio era il tuo momento per parlare,
ma lo capisti solo dopo che il silenzio fu interrotto dalle sue parole:
 
-vedi, te l’avrei volentieri taciuto, ma tu torni ancora a me a cercare parole… ebbene ti dirò che provo niente. So di ferirti e non per questo, ma neanche per il suo contrario, te l’avrei taciuto, ma semplicemente perchè per te provo niente..
 
Si avvicinò al tuo orecchio poi, ma fu solo la sua voce a farsi più vicino:
 
– vedi come anche l’odio se non lo eserciti diventa niente
 
e iniziò a ridere, eppure non rideva, senza neanche accorgertene ti trovasti di nuovo fuori la sua porta chiusa, ma non c’era nessun uscio, nessun campanello a cui bussare.
Ricordi solo la sua voce un attimo prima che tutto scomparisse:
 
-busserai di nuovo alla mia porta
 quando col tuo vero nome potrai avvicinare le nocche al mio uscio 

Pubblicato 13 dicembre 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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