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-Ricordo quei giorni
disse, in un colpo di tosse con una voce roca…
-nella mente di Cecylià solo poche idee sedevano magre su magre sedie in silenzio….
ogni tanto una diceva all’altra -smettila di pensarci,
e l’altra alzava le spallucce sottili e riprendeva a mangiarsi le unghie.
Un’altra più in là sbadigliava cercando sonno.
Incatenato e in gabbia, l’istinto, bendato e ammutolito,
sbatteva contro le sbarre a volte un piede a volte il capo,
che protestando squoteva continuamente.
– La ragione (spiegava un’idea all’altra che s’era distratta) ha le mani legate!
e non è per modo di dire, bada bene, è stato l’istinto, lui si,
prima d’essere imprigionato, a legargliele!!!
adesso ha una camicia di forza tutt’intorno poverina!
….solo che senza di lei noi cosa possiamo fare?
 
Il sonno, poi si scoprì, era stato rapito assieme alla stanchezza,
da un gruppo di idee scissioniste, che se ne stavano lì,
a tenergli gli occhi con gli stecchini…
cosa volessero in cambio non si è mai capito!
 
La tristezza, felice, rossa in viso, ebbra e frenetica,
avvolgeva ogni cosa dei suoi festoni neri, svolazzava allegra, sempre + allegra,
di vedere triste l’allegria, di vedere vestiti di nero i sogni…
 e si!! era lei la regina alla quale tutti si chinavano e ubbidivano, 
tutti la cercavano..e anche i ricordi felici proprio perchè felici
le davano ancora più potere, e sadica rideva ( ovviamente a modo suo, piangendo)
 
la fame teneva chiusa la bocca, in una smorfia indifferente, legata a doppiofilo al sonno
 
-e l’istinto?? chi l’ha messo in gabbia??
chiedeva un’altra idea distratta alle altre,
(alcune la guardarono rancorose per aver disturbato silenzio, che sempre più silenzioso, senza alcuna ragione, a volte sbottava per il rumore che animava le idee distratte e rumorose, e distraeva le altre che volevano pensare in silenzio)
-l’istinto da solo! (bisbigliò una delle idee chiacchierone) credimi vecchia mia, una scena… peccato te la sia persa!! eeh mentre tristezza gli girava in mente ha detto – basta mettetemi in gabbia, e non statemi a sentire mai più!- per questo è imbavagliato…. eeeh solo che senza lui, adesso noi sole che possiamo fare!?
 
Più in là, ricordo, impiccato ai festoni neri di tristezza, c’era un groviglio di sensazionisogniricordi…e il cuore??? se non era impiccato lì insiemi agli altri non so proprio dove potesse essere… un esecuzione dite? forse, forse adesso che mi ci fate pensare, sono passati tanti anni, forse si, si il mandante fu proprio lui, il cuore, adesso ricordo stava lì incoronato di una nera corona, a braccetto con tristezza, seduto di fronte al patibolo, con gli occhi neri, avvolto da una nera nuvola, che veniva fuori dal suo nero sigaro, e guardava senza alcuna espressione agonizzare gli agonizzanti, ma le mani nascoste dietro la nuvola di fumo, forse le mani gli tremavano, perchè ricordo di averlo visto giocare nervoso con gli anelli.. ed ad ogni battito, dolore, fido compagno di tristezza correva tutt’intorno all’impazzata, percuotendo chiunque gli capitasse a tiro, strappando i neri festoni, rotolando sul sonno, rotolando sulla fame, liberando i ricordi impiccati, percuoteva anche tristezza, che masochista rideva a modo suo piangendo… (TO BE CONTINUED)

Pubblicato 25 agosto 2007 da anaranjaverde in Senza categoria

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